Pragmetica nasce da un impulso etico, quindi la dimensione etica ha per noi un’importanza prioritaria. Tanto prioritaria da essere identitaria e da avere ispirato la creazione del nome Pragmetica. Si è deciso di coniugare Etica al termine Pragmatica, per evidenziare in modo esplicito la volontà di trovare una sintesi tra ciò che viene comunemente ritenuto pragmatico (pratico) e ciò che viene normalmente ritenuto etico (ideale).
Con il Codice Etico si vuole affidare a parole i pensieri che sono espressione della sostanza spirituale dell’impulso che ha determinato la nascita di Pragmetica, e allo stesso tempo assumere queste parole come linee guida per l’agire in tutti gli ambiti di svolgimento della vita aziendale. Tali parole devono quindi essere conosciute e rese corrispondenti all’operare da parte di tutti coloro che si trovano, come soci, dipendenti o collaboratori, a interagire veicolando l’identità di Pragmetica.
Trattandosi di un termine al quale si possono attribuire significati diversi, intendiamo che la dimensione dell’Etica sia quella all’interno della quale devono svolgersi processi decisionali consapevoli volti a immettere nel mondo forze che producono effetti. L’Etica è indissolubilmente connessa ai concetti di meglio-peggio, che non possono esistere se non con riferimento a un Bene e un Male.
Non è questa la sede per trattare la questione dell’esistenza in termini ontologici del Bene e del Male, ma allo stesso tempo riconosciamo che non potremmo “scegliere” se nelle nostre rappresentazioni mentali, non rientrassero un meglio e un peggio.
Se poi adottiamo una visione filosofico-spirituale nella quale il cosiddetto Male è necessario per l’affermazione del Bene, e in cui l’evoluzione, intesa come spiritualizzazione della materia, è il valore guida, ne deriva che la dimensione etica risulta notevolmente complessa.
Non si può pretendere di trovare soluzioni facili a problemi complessi.
Le nostre scelte devono spesso attuarsi con la consapevolezza che gli effetti previsti di una decisione saranno buoni per certi aspetti, ma magari cattivi per altri. È proprio la ricerca della sintesi tra positività e negatività, necessaria per stabilire il meglio e il peggio tra le opzioni disponibili, che può in certi casi presentarsi ai limiti della indecidibilità.
Detto in altre parole, nello scrivere questo documento siamo consapevoli che in molti casi la decisione non si può affidare con semplicità ad una regola, in quanto nel caso possono essere coinvolti aspetti diversi, per i quali sono definite regole diverse, e tali diverse regole possono dare indicazioni in contrasto tra loro.
Si ritiene allora che l’unica chiave pratica e aderente alla realtà per porre la questione etica sia richiamarsi al concetto di individualismo etico, come introdotto da Rudolf Steiner nel suo scritto ‘La Filosofia della Libertà’.
Si stabilisce così un forte nesso dell’etica con lo sviluppo personale, o, in altre parole, l’autoeducazione. A questo argomento è dedicata una sezione del documento.
Il Codice Etico deve ispirare, attraverso la responsabilità, i comportamenti e gli atteggiamenti individuali di tutti coloro che ne fanno parte, tutta la vita dell’organismo sociale Pragmetica SBrl, con particolare attenzione a tutte le forme con le quali l’identità di Pragmetica diventa percepibile ai suoi stakeholder.
L’agire etico scaturisce solo da pensieri consapevoli e sentimenti che li collegano ad emozioni consonanti. Allo stesso tempo la visuale spirituale che anima l’identità di Pragmetica riconosce valore efficace non solo alle azioni concrete ma anche a sentimenti e pensieri. La costante ricerca di pienezza di senso, di pensiero lucido e di sentire delicato è condizione necessaria per contrastare la tendenza a comportamenti reattivi e automatici che non possono incarnare valore etico.
I leader dell’azienda hanno la responsabilità di dimostrare, attraverso le loro azioni, l’importanza di questo Codice, in qualsiasi attività.
Il valore dell’essere umano nella sue dimensioni fisica, animica e spirituale sta a fondamento del Codice Etico.
Il divenire dell’individuo verso la libertà, indissolubilmente connesso al concetto di individualismo etico, è pertanto un valore non negoziabile.
Questo valore ingloba tutto ciò che riguarda i Diritti dell’Uomo (Uomo inteso ovviamente come rappresentante del genere umano, a prescindere dall’identità sessuale). In esso risulta ricompreso il concetto di rispetto e valorizzazione delle diversità di ogni tipo (etnia, genere, orientamento sessuale, credo religioso e filosofico, condizione sociale, culturale ed economica).
Nella nostra rappresentazione le tre dimensioni sopra accennate (fisica, animica e spirituale) esistono anche al di fuori dell’essere umano, che ne compartecipa attraverso un insieme di processi interconnessi.
Questo porta a riconoscere altrettanto valore a tutto ciò che esiste al di fuori dell’individuo umano, quindi alla natura e a tutto ciò che ne fa parte nei regni minerale, vegetale e animale, attraverso rispetto, gratitudine, devozione e cura,
La già accennata prospettiva generale di spiritualizzazione della materia, nell’attuale fase evolutiva dell’Antropocene trova applicazione nel paradigma dello sviluppo sostenibile. Si tratta quindi di orientare l’agire verso il saldo dei tre debiti accumulati dalla nostra civiltà: quello ambientale, quello sociale e quello cognitivo.
Il divenire dell’essere umano verso la Libertà richiede apprendimento, quindi questo costituisce il valore di riferimento sul piano personale.
Nell’ambito del generale concetto di apprendimento, rientra il valore della ricerca e della conoscenza scientifica, rivolta a un ambito non solo materiale ma anche spirituale. Anche questa costituisce quindi un valore portante.
Adottando l’individualismo etico come prospettiva realistica sulla quale basare l’impatto dell’agire umano, l’autoeducazione si presenta come necessità di base. A tutti coloro che si muovono nel mondo portando l’identità di Pragmetica è richiesto un particolare impegno nella direzione dell’autoeducazione, in quanto solo attraverso questa le decisioni costantemente necessarie nello svolgimento delle attività consulenziali possono essere progressivamente liberate dalle distorsioni percettive nonché dai bias cognitivi e emotivi che minano una osservazione della realtà capace di coglierne l’intima essenza.
Fermo restando il riconoscimento di valore e utilità ai diversi cammini di conoscenza provenienti da impulsi culturali della tradizione o della modernità che assumono il divenire verso la libertà come valore di riferimento dell’esperienza umana, nella specifica genesi dell’impulso di Pragmetica riveste un ruolo centrale la via di conoscenza basata sulla Scienza dello Spirito a orientamento antroposofico. Da quest’ultima si è sviluppato il Nuovo Apprendimento dell’Adulto, che comprende i tre percorsi di Imparare a imparare, Imparare dal Destino (Indagine Karmica) e Ricerca spirituale creativa.
Lasciando ovviamente alla libertà del singolo ogni decisione al proposito, si sottolinea che l’adesione all’impulso di Pragmetica non può prescindere da un fattivo impegno nell’ottica dell’autoeducazione.
Il successo della nostra attività dipende dalla fiducia che guadagniamo dai nostri collaboratori, clienti, fornitori e altri portatori di interesse. Otteniamo credibilità aderendo ai nostri impegni, dimostrando onestà e integrità e raggiungendo gli obiettivi aziendali esclusivamente attraverso una condotta onorevole. È facile dire cosa dobbiamo fare, ma la prova è nelle nostre azioni.
Quando si sta considerando un’azione, è opportuno chiedersi: questo creerà fiducia e credibilità per Pragmetica? Aiuterà a creare un ambiente di lavoro in cui Pragmetica può avere successo a lungo termine? L’impegno che sto assumendo lo posso seguire fino in fondo? L’unico modo per massimizzare la fiducia e la credibilità è rispondere “sì” a quelle domande.
Tutti, sia interni che esterni, dovrebbero sentirsi a proprio agio nell’esprimere le proprie idee con i membri di Pragmetica, in particolare per quanto riguarda questioni etiche. Proprietari e manager hanno la responsabilità di creare un ambiente aperto e di supporto in cui i dipendenti si sentano a proprio agio nel sollevare tali domande. Tutti beneficiamo enormemente quando i dipendenti esercitano il loro potere per prevenire errori o illeciti, ponendo le domande giuste al momento giusto, esponendo le loro idee e considerazioni, facendo proposte di miglioramento e arricchimento del modo in cui si lavora.
L’impegno di Pragmetica verso la propria missione etica comprende il rispetto delle leggi, delle norme e dei regolamenti applicabili, di cui ognuno di noi, sulla base anche dello specifico ruolo, deve avere una comprensione. Ogni forma di corruzione impedisce l’equità dei processi economici, quindi deve essere evitata e combattuta in tutti gli ambiti della vita aziendale. Se non siamo sicuri che un’azione contemplata sia consentita dalla legge, dobbiamo chiedere il parere dell’esperto. Siamo responsabili di prevenire violazioni della legge e pratiche corruttive e di parlarne apertamente in caso di possibili violazioni.
Dobbiamo evitare qualsiasi relazione o attività che possa compromettere o anche solo sembrare compromettere la nostra capacità di prendere decisioni obiettive ed eque durante lo svolgimento del nostro lavoro. Nel caso di situazioni in cui le decisioni da prendere per conto di Pragmetica possano entrare in conflitto con i nostri interessi personali o familiari, i legittimi interessi di Pragmetica devono essere anteposti. Non dobbiamo mai usare la proprietà o le informazioni di Pragmetica per vantaggio personale o per cogliere personalmente qualunque opportunità che venga scoperta attraverso la nostra appartenenza a Pragmetica, laddove questo potesse costituire un danno o anche solo un pericolo per Pragmetica.
Ecco alcuni altri modi in cui potrebbero sorgere conflitti di interesse:
Gli esempi qui sopra riportati non necessariamente corrispondono a un conflitto di interessi, ma dal momento che presentano il rischio di costituirlo, nel caso in cui si presentino le circostanze rappresentate occorrerà valutare la situazione con particolare attenzione. Determinare se esiste un conflitto di interessi non è sempre facile. I collaboratori con dei dubbi al riguardo devono chiedere consiglio alla Direzione. Prima di impegnarsi in qualsiasi attività, transazione o relazione che potrebbe dar luogo a un conflitto di interessi, i collaboratori devono sottoporre la questione alla Direzione.
Diverse domande chiave possono aiutare a identificare situazioni che potrebbero non essere etiche, inappropriate o illegali.
Chiedi a te stesso:
Tutto quanto affermato ai punti precedenti ha lo scopo di mettere quanto segue nella luce che consideriamo operativamente più utile: ogni specifica indicazione etica può risultare impropria se presa alla lettera e non considerata in relazione al contesto.
Constatando l’estrema difficoltà – o forse impossibilità – dello stabilire una relazione gerarchica tra diversi principi etici, siamo consapevoli che ciò può essere considerato un punto di debolezza del presente documento. È conseguentemente rimandata alla responsabilità del singolo la valutazione dei diversi casi per stabilire la conformità o meno di un’azione al Codice Etico (ricorrendo ad un esempio che volutamente esula dagli ambiti operativi di Pragmetica: se sarebbe indubbiamente non etico uccidere un animale per il gusto di farlo, ucciderlo per salvare una vita umana lo sarebbe). Le decisioni che presentino delle inconciliabilità tra principi etici dovranno essere precedute da confronti interni.
I rapporti con tutti gli stakeholder devono essere improntati allo spirito di fratellanza che riconosciamo come valore guida per la vita economica. In particolare Pragmetica opererà sempre in modo responsabile, trasparente e sostenibile nei confronti di lavoratori, clienti, fornitori, finanziatori, creditori, pubblica amministrazione e società civile.
Per realizzare questo orientamento l’azienda avrà cura di raccogliere i punti di vista degli stakeholder sul proprio operato, ad esempio attraverso la diffusione di questionari. Avrà inoltre cura di dare seguito a quanto emerge dai risultati di tali questionari, valutando e adottando i provvedimenti opportuni per andare meglio incontro alle aspettative dei diversi stakeholder che siano compatibili con i principi di una gestione sostenibile.
Nelle attività volte a rendere percepibile a potenziali clienti l’identità dell’azienda si deve evitare di fornire messaggi ingannevoli o manipolativi. Quando le comunicazioni contengono riferimenti a fatti e dati, gli stessi devono essere riportati in modo non distorto.
Stante la crescente difficoltà nel conquistare l’attenzione dei destinatari e preso atto della conoscenza che le neuroscienze stanno acquisendo sulla dinamica dei meccanismi di attenzione, il ricorso a tecniche di comunicazione come l’utilizzo di immagini o frasi ad effetto è ammesso, rimanendo nell’ambito di un approccio non manipolativo. Si intende non manipolativo un approccio che, pur potendo ricorrere a tecniche di vario genere per conquistare l’attenzione dei destinatari, una volta ottenutala si astenga dal fornire indicazioni e informazioni che siano state deliberatamente costruite per favorire il sorgere nel destinatario di rappresentazioni che lo portino a prendere decisioni che non siano nel suo precipuo interesse.
L’attività finalizzata alla conclusione della vendita di un servizio o di un prodotto deve essere condotta nel rispetto dei seguenti principi:
La gestione amministrativa sarà improntata al rispetto di tutte le leggi e normative in essere. All’interno di questo ambito saranno da considerarsi etiche quelle condotte che, pur rappresentando un vantaggio per l’azienda, non lo ottengano a fronte di un danno arrecato a qualche stakeholder. In particolare sono da considerarsi etiche quelle condotte che permettono all’azienda di conseguire un vantaggio sul piano fiscale e contributivo, a condizione che questo vantaggio venga destinato allo sviluppo dell’attività aziendale rivolta alla generazione di bene comune. Allo stesso modo, l’accesso a forme di finanza agevolata (contributi pubblici a livello locale, regionale, nazionale o europeo) è un’opportunità da cogliere nell’ottica di un equo contributo anche al beneficio comune.
La gestione dei rapporti di collaborazione nell’ambito dell’attività aziendale, sia per quanto riguarda i lavoratori dipendenti che per quelli con altri tipi di rapporto, dovrà essere improntata alla costante ricerca della massima generazione di reciproco valore. Se da un lato l’azienda ha la responsabilità di onorare la volontà del collaboratore di contribuire al raggiungimento dei suoi obiettivi, dall’altro il collaboratore ha la responsabilità di onorare la fiducia che l’azienda gli dà facendolo diventare parte dell’identità che l’azienda stessa sta portando nella vita economica.
L’azienda genera valore per il lavoratore attraverso la sicurezza economica, un ambiente di lavoro sano, sereno e accogliente, un contesto orientato all’apprendimento continuo, alla autoresponsabilizzazione e alla costante ricerca del miglior equilibrio tra esigenze aziendali e esigenze personali.
Il lavoratore genera valore per l’azienda attraverso la propria affidabilità, la lealtà, l’automotivazione, il proprio impegno e coinvolgimento, il proprio contributo responsabile, propositivo e creativo.
La cultura del confronto franco, libero e costruttivo deve governare le relazioni.
Nell’erogazione delle attività di consulenza, l’efficacia o, in altre parole, la generazione di valore, è dipendente dall’interazione di una complessa serie di fattori, quindi ha un margine ampio di imprevedibilità. In particolare, il raggiungimento degli obiettivi può dipendere dall’interazione tra:
Pragmetica porrà costante attenzione nell’individuare quali siano le opzioni d’intervento complessivamente più vantaggiose tra quelle possibili. Questo richiede la costante adozione di un approccio sistemico che consideri l’insieme degli elementi sopra riportati.
Sono da considerarsi complessivamente più vantaggiose le opzioni che presentino il miglior prodotto tra quantità di valore generabile per il committente e probabilità di generarlo.
Nel caso in cui il Consulente si renda conto, in scienza e coscienza, che l’attuazione dell’intervento con gli strumenti, le modalità e le tempistiche stabilite abbia alta probabilità di non ottenere gli obiettivi stabiliti, sarà dovere del Consulente segnalare la situazione al committente e proporre eventuali variazioni, in modo da consentirgli di rivedere, all’interno delle condizioni contrattuali concordate, gli accordi presi.
Laddove Pragmetica dovesse osservare dei comportamenti del cliente che presentino aspetti di dubbia legalità o di contrasto con i valori portanti di Pragmetica, e qualora si ravvisasse la non praticabilità di efficaci interventi correttivi da parte di Pragmetica, Pragmetica dovrà considerare l’aspetto di ‘complicità’ che potrebbe configurarsi con il mantenimento dell’incarico e dovrà valutare l’opportunità di un recesso.
Pragmetica si impegna a competere esclusivamente sul merito dei suoi servizi. Si dovrà evitare qualsiasi azione che crei la percezione che il trattamento riservato da Pragmetica a soggetti esterni sia stato richiesto, ricevuto o dato in cambio di cortesie commerciali. Le cortesie commerciali includono regali, gratifiche, pasti, bevande, intrattenimento o altri benefici da persone o società con cui Pragmetica fa o può fare affari. Non daremo né accetteremo cortesie commerciali che costituiscono, o potrebbero ragionevolmente essere percepite come costituenti, ingiusti incentivi commerciali che
Sebbene non possiamo utilizzare la nostra posizione presso Pragmetica per ottenere cortesie commerciali e non dobbiamo mai richiederle, possiamo accettare cortesie commerciali non richieste che promuovono rapporti di lavoro di successo e buona volontà con le aziende con le quali Pragmetica intrattiene o può stabilire una relazione d’affari.
I dipendenti che creano specifiche che determinano la conclusione di affari o che partecipano alla negoziazione di contratti devono prestare particolare attenzione a evitare azioni che creano l’apparenza di favoritismo o che possono influire negativamente sulla reputazione aziendale per imparzialità e correttezza. La condotta prudente consiste nel rifiutare una cortesia da parte di un fornitore quando Pragmetica è coinvolta nella scelta o nella riconferma di un fornitore o in circostanze tali da creare l’impressione che offrire cortesie sia il modo di propiziarsi affari con Pragmetica.
Un dipendente non può mai utilizzare fondi o risorse personali per fare qualcosa che non può essere fatto con le risorse di Pragmetica.
Creiamo, conserviamo e smaltiamo i registri della nostra azienda come parte del nostro normale corso di attività nel rispetto di eventuali politiche e linee guida di Pragmetica, nonché di tutti i requisiti normativi e legali.
Tutti i registri aziendali devono essere veritieri, accurati e completi e i dati dell’azienda devono essere prontamente e accuratamente inseriti nei nostri libri in conformità con le normative applicabili.
Non dobbiamo influenzare, manipolare o fuorviare in modo improprio qualsiasi audit dei libri, registri e processi, né interferire con qualsiasi revisore autorizzato a eseguirli.
Pragmetica si è dotata di un sistema a norma di legge per la conservazione riservata dei dati personali. Si impegna altresì a non divulgare, senza uno scopo legale e autorizzato, qualunque informazione non pubblica ricavata dalle proprie aziende clienti nell’ambito dei servizi di consulenza offerti .
Pragmetica esaminerà tutti i casi segnalati di comportamento discutibile o non etico. In ogni caso in cui si verifichi un comportamento improprio, questo sarà tempestivamente preso in esame da un comitato costituito dai due soci di maggioranza che stabilirà appropriate misure correttive e, sulla base delle casistiche riscontrate, provvederà ad adottare modifiche al presente Codice Etico ove si ritenessero necessarie.
Il collaboratore che sollevi autentici problemi di etica in buona fede non ha nulla da temere da Pragmetica, anzi viene apprezzato.
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